Docente esperto: perchè il ruolo del Decreto Aiuti non piace ai sindacati
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Direttore: Alessandro Plateroti

Docente esperto: perchè il ruolo del Decreto Aiuti non piace ai sindacati

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Parliamo del “docente esperto”. Sarebbe questa la nuova figura professionale prevista dal Decreto Aiuti vbis, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.

Gli insegnanti a cui verrà affidato tale incarico, percepiranno 5.650 euro lordi in più all’anno, ma per qualificarsi dovranno seguire uno specifico iter formativo della durata di 9 anni. Del ruolo di esperto, non potranno essere investiti più di 8 mila docenti all’anno. Il provvedimento, che dovrebbe iniziare a palesare i propri risultati dall’anno scolastico 2023-2024, ha suscitato le reazioni contrariate dei diretti interessati, delle sigle sindacali di categoria.

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La proposta

L’idea, come specifica il Sole 24 Ore, è di revisionare le norme circa la formazione continua degli insegnanti, incentivando questa pratica al fine di mantenere il corpo docente aggiornato. Il compenso aggiuntivo, verrà erogato annualmente in un’unica soluzione a coloro che “abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili”.

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I percorsi hanno una durata triennale ed è previsto anche un incremento della retribuzione tra il 10 e il 20 per cento per chi ne completa solo uno con valutazione finale positiva, e a condizione che il docente rimanga nell’istituto dove ha conseguito la formazione, per i tre anni successivi. I professori scelti, dovranno inoltre essere di ruolo e non dovranno cambiare mansioni e funzioni a seguito della qualifica, a meno che non vogliano perdere il ruolo ottenuto. I fondi necessari agli aumenti fanno parte di quelli stanziati tramite il Pnrr, per un totale di 17 milioni di euro.

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ultimo aggiornamento: 5 Agosto 2022 16:07

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